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La menopausa, tappa obbligatoria della vita femminile, pur andando di pari passo con il climaterio maschile, è sempre stata oggetto di ricerche nel campo della medicina, psichiatria, farmacologia ed oggi anche della psicologia. Nonostante sia assodato che il cambiamento naturale della menopausa è simile a quello che interviene nel maschio in climaterio, il mirino continua ad essere puntato solo sul problema femminile. Le trasformazioni ormonali creano, in ambo i sessi, manifestazioni patologiche analoghe, quali il colesterolo, diabete, artrosi, osteoporosi, ritenzione idrica, inestetismi epidermici ed obesità. Nell'uomo spesso si manifestano anche problemi di tipo sessuale, mancanza di desiderio, impotenza, eiaculazione precoce. Contrariamente nella donna, proprio perché libera dal tabù del sangue mestruale e dal timore di essere fecondata, aumenta il desiderio sessuale e la capacità orgastica. L'atteggiamento socioculturale è riuscito a ratificare comportamenti compensatori rispetto al calo di desiderio sessuale e di potenza maschile, ma, contrariamente ha penalizzato l'esplosione sessuale della donna in climaterio. Dal punto di vista sociale per secoli è stato codificato che l'uomo, anche se vecchio può tranquillamente accoppiarsi con una partner più giovane. D'altro canto, le stesse donne, per variegati motivi edipici, o economici o di fragilità psicologica, hanno sempre aderito a queste scelte. E' impressionante constatare negli aerei per Cuba, Brasile e Tailandia, l'elevata percentuale maschile dai cinquant'anni in su. Contrariamente, è ritenuta una vergogna se un giovane uomo si accoppia con una compagna più grande. Il tabù archetipico è talmente vigoroso ed incombente, che le stesse donne giudicano severamente il maschio che sceglie una partner più adulta. In tal caso il collettivo è molto penalizzante nei confronti di un maschile e femminile ritenuto perverso ed incestuoso. In virtù di questa valenza, i limiti del climaterio maschile sono ampiamente compensati dall'amore delle dolci carezze di giovani donne. Esse nella loro immaturità sessuale, nei loro bisogni psicologici ed economici, soprassiedono, pur soffrendone, sulle défaillance del maschio in decadenza. Contrariamente, la donna in climaterio si trova spesso sola, priva di consolazioni, ad affrontare il rinnovamento naturale della propria fisicità libera dal rischio di procreare. Spesso la risposta psicologica femminile appare peggiore di quella maschile, la donna inconsciamente è tormentata dall'autorepressione degli impulsi sessuali, ritenuti inaccettabili. Più la rimozione è forte, più le note caldane ed altri sintomi aumentano. Di pari passo avanzano le ricerche scientifiche, eludendo naturalmente il reale problema. E' interessante, pertanto, prendere in seria considerazione quanto riferisce una cinquantenne: "Finalmente è finita la preoccupazione di essere fecondata anche quando non sono disponibile. E' il momento di amare per amare, di avere il piacere per il piacere. Sono libera, leggera come una farfalla, anche le incertezze giovanili sono in gran parte superate. I figli sono cresciuti, la situazione lavorativa è più che nota. Tutto ormai è abbastanza stabile, conosciuto. Ma come conciliare questa libertà con il mio corpo in trasformazione peggiorativa? Le rughe, i gonfiori, i dolori delle ossa, le caldane, la presbiopia, ecc. ecc.? Alcuni suggeriscono di riunirsi in gruppi di incontro tra donne in menopausa per confrontarsi con le reciproche difficoltà. Consigliano di accettare il proprio corpo in decadenza senza ricorrere alla palestra, alle cure estetiche, alle diete. Ma che significa accettarsi così come si è? Significa imbruttire, avere i dolori alle ossa, i capelli radi ed opachi? Significa subire il deterioramento estetico ed organico? Ci suggeriscono di no considerare il proprio corpo come un oggetto da restaurare, di scoprire la propria autostima avendo cura di se stesse, essere attente ai propri desideri e bisogni più profondi, senza somatizzare e crollare in depressione. Ma come? In gruppi di incontro dove tutte parliamo delle analoghe preoccupazioni, malesseri e angosce? No....... No........ No........ che depressione, che tristezza! Non voglio essere ghettizzata, omologata!". Queste parole possono sintetizzare i pensieri e le risposte di tante altre donne. Confermo con grande solidarietà il prefato modo di sentire, proprio perché da tempo aiuto donne e uomini che si trovano nel periodo del climaterio. La mia esperienza professionale ha dimostrato che il confronto con l'altro sesso e con i più giovani di variegate età, in gruppi di analisi bioenergetica, ha offerto risultati sorprendenti. Stimoli creativi e scambi energetici tra persone eterogenee producono notevoli trasformazioni psicologiche ed organiche, lasciano intatta l'armonia del corpo, anzi migliorano le proporzioni, aumentano la vitalità, l'ottimismo, la volontà e la modica euforia. Il rinnovamento creativo fornisce nuove categorie mentali protese ad abbracciare interessi operativi per se e per la società. Ciò in sintonia con i più giovani. Finalmente, uomini e donne in climaterio si vivono con gioia il recupero del bambino giocoso, curioso, l'adolescente romantico, il genitore che amorevolmente e saggiamente contiene gli eccessi. In questa orchestrina, ben sintonizzata, abbiamo il vero adulto capace di interagire equilibratamente e felicemente con la sua realtà interiore ed esteriore e con tutto il mondo che lo circonda. Nel contempo, i più giovani riescono ad integrare più agevolmente il mondo adulto, a superare il naturale egocentrismo adolescenziale, ad accettare la propria crescita. Perché l'analisi Bioenergetica conferisce salute psicologica ma anche bellezza interiore ed esteriore? La magia è nascosta nel piacevole incontro tra persone di ogni età, tra movimento corporeo e profondi vissuti emozionali. Giovani e adulti possono parlare a cuore aperto dei loro reciproci problemi, aggredirsi per poi comprendersi. Piangere per trovare reciproco conforto. Scaricare con il corpo le forti emozioni dolorose, reciprocamente distruttive, sul materasso o sul cubo di gomma, per riconciliarsi e rasserenarsi. Man mano, i due mondi si incontrano, si abbracciano in un reciproco scambio creativo. Le tensioni si scaricano, il corpo perde la pesantezza dei vecchi fardelli emozionali mai espulsi completamente. La liberazione della rabbia repressa, del dolore rimosso, rende il corpo piacevolmente armonico, tonico, con una pelle liscia come una seta. Lo sguardo ritorna lucente ed innocente perché il cuore si apre all'amore, alla creatività. L'energia fluisce liberamente senza stasi autobloccanti. Attraverso l'esperienza dei gruppi di analisi bioenergetica ho compreso che le rughe sono l'espressione di vecchie emozioni represse e stagnanti. I dolori articolari, a loro volta, contengono in sé la memoria di antichi vissuti traumatici che sgorgano e parlano attraverso il dolore. Le emozioni rimosse vogliono finalmente farsi ascoltare. Le caldane esprimono il fuoco dell'amore represso, le escrescenze gridano l'espressione della creatività schiacciata. Tutto il corpo è in subbuglio, vuole finalmente avere giustizia, è l'ora della sintesi e del riscatto di tutto quello che non è stato vissuto. Chi ne rimane sordo peggiorerà sempre più, chi ascolta questo S.O.S. vivrà la bellezza dei colori dell'autunno che si può godere solo a contatto con la natura. L'autunno in città inquinate è grigio, è triste, è uggioso; l'autunno in campagna dona generoso i grandi cieli turchesi che fanno da sfondo agli alberi dalle foglie giallo oro, rosso amaranto, castano e ruggine. Sono colori in festa che ritmicamente s'intersecano tra loro; sono colori ancor più intensi di quelli che possiamo vedere in primavera. Anche il mare, ora calmo, ora in burrasca, nell'autunno ha un fascino inebriante, odori aromatici del tutto nuovi rispetto a quelli dell'estate; anch'esso ha un aspetto che possiamo ritrovare solo in primavera. E' l'aria pura che permette l'esplosione felice della natura. In realtà il climaterio, elaborato e ben vissuto nel psicorporeo, è una primavera più intensa, un autunno pieno di tinte vibranti. Accettare la trasformazione del climaterio non è dunque subire il deterioramento, non è il ristrutturare, ma è decidersi ad utilizzare i propri migliori potenziali, uscire dal buio della caverna per vedere finalmente la luce. E' un liberarsi dalle opinioni precostituite, dalle illusioni per guardare bene la realtà. E' un nutrire ed amare quel bambino interiore da tempo trascurato. E' un trasformare la rabbia negata autodistruttiva, che produce sintomi e sproporzioni estetiche. E' un liberarsi dall'inquinamento interiore, è vivere nell'aria pura, nell'acqua trasparente. Accettare la menopausa è quindi avere chiaro il quadro delle trasformazioni distruttive: i sintomi sono un richiamo, un S.O.S. corporeo, per dare nuovo significato al proprio stile di vita, è un desiderio di rinnovamento, di capovolgimento di valori ed abitudini. E' il momento della verità delle più profonde emozioni che vogliono essere riconosciute e rispettate. Sarà utile usare il giusto movimento corporeo e la giusta dieta, non per dimagrire nevroticamente, ma per rimanere in armonia con se stessi ed il mondo. Il cibo rinnovato non sarà una privazione, un ridimensionamento, ma un aumentare la frutta e la verdura fresca anche in centrifugati da bere a stomaco vuoto; sarà un sostituire le carni rosse con quelle bianche e con pesce, soia e legumi; sarà un ridurre gli zuccheri, il sostituire la pasta con il riso integrale, un usare molto iogurt intero, piuttosto che bere il latte e mangiare i formaggi. Non sarà certo una dieta di sacrificio, sarà solo un mutare lo stile alimentare, per prevenire il colesterolo, il diabete, la gotta, l'artrosi. Anche nell'inserire un programma settimanale di gruppi di analisi Bioenergetica, non sarà un violentarsi per mantenersi tonici e belli con pesanti ginnastiche e chirurgia estetica, ma sarà una piccola gradevole variante per migliorare la qualità della vita. In questi gruppi anche le problematiche sessuali maschili trovano una loro creativa soluzione. Gli uomini liberandosi dall'illusione di rapporti perversi con piccole povere femmine straniere, si sentono all'altezza di confrontarsi con una loro coetanea. Si ristabilisce così un equilibrio sentimentale e sessuale tra maschile e femminile, tra vecchie e nuove generazioni, ciò porta con sé risultati positivi in tutte le situazioni socioculturali. Se la ricerca medica scientifica e farmacologica approfondisse e tentasse di risolvere le problematiche sessuali maschili, gli inestetismi fisici dovuti alla mancanza di equilibrio psicofisico, i maleodoranti umori corporei dell'uomo in climaterio, tipici di chi ha una cattiva digestione ed un pessimo rapporto con le emozioni reali, darebbe finalmente un grande apporto sociale. Un uomo adulto sano psicofisicamente, non è più un pericoloso pedofilo, non è più un padre che si defila o che si mette in competizione con i figli, non è più un essere sociale così narcisista da portare la nazione alla rovina ( vedi tangentopoli). Risolvendo le problematiche del climaterio maschile, si estinguono di riflesso le problematiche della menopausa femminile e degli adolescenti sbandati. Un maschio con una normale sessualità non ha paura di confrontarsi con una sua coetanea. Anche lui, come la donna, è un fiore sbocciato che può viversi con gioia la sua maturità, godendo e condividendo i successi dei suoi figli ancora in boccia. L'uomo in decadenza sessuale e psicofisica, non ricorre alle lamentele o alle ginnastiche ossessive o all'estetica come le donne, ma narcisisticamente compensa ed agisce per autoconsolarsi. Egli crea confusione nelle donne sue coetanee ma peggio ancora nelle ragazzine. Diviene quindi oggetto disorientante dei maschi e femmine adolescenti, è oggetto distruttivo per tutta la società. Nei gruppi di bioenergetica l'equilibrio maschile e femminile adulto, cammina di pari passo con quello dei partecipanti più giovani in una felice sintonia. |
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