L'uomo del 2000
crisi psicologica - socio - economica
integrazione bioenergetica
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SOMMARIO:
  • Introduzione
  • 1- Il vissuto archetipico
  • 2- Il legame con la madre
  • 3- La libertà sessuale
  • 4- Lo stupro psicologico
  • 5- Dal potere all'amore
  • 6- La rabbia contro Eva
  • 7- La ricerca interdisciplinare
  • 8- Integrazione Bioenergetica

  • Introduzione

    Prima della rivoluzione degli anni sessanta eravamo convinti che il disagio tra il mondo maschile e femminile fosse determinato dalla dipendenza economica della donna rispetto all'uomo, oppure da una sorta di inferiorità mentale della casalinga relegata nel piccolo mondo familiare. Si credeva inoltre che i tabù sessuali fossero l'origine di molte nevrosi isteriche e malattie psicosomatiche.
    Sulla base di queste osservazioni psicoanalisti, sociologi e giuristi si sono adoperati per affermare la parità dei diritti, sia nel mondo del lavoro che nella libertà sessuale.Sono state sancite leggi che hanno aiutato ogni giorno di più l'emancipazione femminile sia nel mondo del lavoro che all'interno della famiglia. Questo importante repentino cambiamento, sofferto alquanto elaborato dalle donne, ha lasciato disorientato e confuso l'uomo. Man mano che le donne aggiungevano alla maternità e alla gestione della casa il vissuto dell'autonomia economica e della parità dei diritti, l'uomo cercava nuove strade per affermare ancora il suo potere. Contrariamente nella lotta per l'integrazione dei nuovi valori, il mondo femminile ha integrato al vissuto emozionale la capacità di agire nel sociale pur mantenendo integra la capacità di amare e le responsabilità familiari. Ogni donna è entrata a contatto con il suo lato maschile capace di agire, pur mantenendo tutta la sua femminilità. Il suo sforzo quotidiano è quello di avvicinarsi all'uomo per avere un rapporto armonico e creativo. Sforzo completamente opposto a quello del mondo maschile, ove troviamo una continua accusa contro queste donne colpevoli di chiedere loro un rapporto paritetico, basato sull'amore e sul reciproco rispetto, fondato sullo scambio della gioia di vivere e della complicità empatica. Sotto la protesta maschile si nasconde una forte rabbia inconscia verso la nuova donna vissuta come "Lilith", come "Eva" tentatrice.

    1 il vissuto archetipico.

    Anche l'uomo più evoluto nel sostenere l'emancipazione femminile, soffre l'ansia coattiva per una scissione tra il suo mondo razionale ed il suo mondo inconscio ove alberga tutta la sua storia filogenetica ed ontogenetica.
    Il maschio fino a cinquant'anni fa andava in guerra, o svolgeva lavori che lo conducevano lontano da sua moglie. Era così, silenziosamente, codificato che egli potesse avere una pluralità di rapporti con donne che incontrava in paesi lontani dalla sua residenza.
    Anche le case chiuse, rappresentavano una accettazione silenziosa della sessualità maschile scissa dall'amore e dalla relazione. Se andiamo più a fondo riscontriamo che nelle società latino-americane, come nell'antica Roma era codificato che l'uomo avesse ufficialmente una moglie, una concubina ed una pluralità di donne occasionali nelle case chiuse. Nelle società orientali abbiamo a tutt'oggi il concubinaggio. L'incapacità di amare maschile, così chiaramente codificata veniva compensata dal denaro. L'uomo in ogni caso si assumeva la responsabilità della vita economica della donna che gli offriva rapporto sessuale. Compensava così il suo senso di colpa dovuto alla consapevolezza di non riuscire ad essere presente in una relazione ove regnasse la passione e le gioia di vivere.L'unico atto sessuale gratuito era lo stupro, attuato in gruppo dall'esercito vittorioso che affermava animalescamente la presa di possesso del territorio. Ma il medesimo soldato che aveva aggressivamente stuprato, dopo essersicollocato nel paese conquistato, si cercava un'amante stabile, a cui mostrava sempre la foto della fidanzata o della moglie sottolineando quindi che il rapporto era solo momentaneo. Ma anche in questo caso l'uomo si assumeva spontaneamente la responsabilità economica della donna che gli donava piacere. Era questa l'azione riparatrice che gli faceva vivere inconsciamente la figura dell'eroe che salva la fanciulla debole ed indifesa. Ma in realtà la riparazione era utile, al maschio stesso, per salvarlo dal senso di colpa dovuto alla sua incapacità di amare. Era anche il modo per placare la rabbia femminile provocata dall'atteggiamento anaffettivo del proprio partner.

    2 Il legame con la madre.

    L'incapacità di amare spesso riporta alla relazione neonatale tra il bambino e la madre, ma a prescindere dal comportamento materno reale, nei sogni degli uomini si constata una scissione tra la Madonna immacolata e la donna "Lilith". Nella scissione tra un amore spirituale ed un amore sessuale, ogni rapporto con la donna è parziale, difficile, conflittuale.
    Il medesimo conflitto diviene operativo anche nel lavoro. A questo proposito cito il breve sogno di un uomo di trentotto anni, sposato, padre di una bimba di due anni, riveste una carica sociale importante che gli occupa molto tempo. Egli, pur volendo avere una buona relazione con sua moglie, ha spesso desideri e fantasie verso altre donne e non ha molto desiderio sessuale verso la sua partner pur amandola e stimandola. Sogno: "Mi sto battendo in un duello con un vescovo, all'interno di una chiesa dissacrata" Le associazioni che ne derivano sono collegate al film "Lady Falco" dove il vescovo, innamorato di una fanciulla amante di un ragazzo trasforma lei, solo durante il giorno in falco lui in lupo durante la notte. La magia è operata per far si che i due ragazzi non possano mai avere rapporti sessuali. Il paziente associa alla figura del vescovo, l'uomo che per avere potere, elimina la possibilità di un amore eterosessuale, per rimanere vincolato ad amori spirituali analoghi a quelli che aveva avuto con sua madre. Il vescovo è quindi quella parte di sé che lo spinge ad avere sempre più potere nel lavoro e gli provoca un conflitto con l'autorità che egli sente come il padre rivale. Il duello nella chiesa dissacrata, è la sua continua lotta interiore tra il desiderio di liberarsi dal condizionamento del legame inconscio con la madre, nonché il desiderio di viversi finalmente un felice rapporto eterosessuale con sua moglie in connessione col lavoro. Liberarsi dal condizionamento significa il bambino giocoso sia in armonia con l'adolescente romantico e con il genitore che impartisce regole morali.

    3 La libertà sessuale

    La decodifica di questo universo inconscio, scisso tra amore profano ed amore erotico, tra antichi condizionamenti e nuovi valori è stata razionalmente affermata con il concetto di libertà sessuale e di parità dei diritti, allo scopo di favorire l'amore e la relazione tra l'uomo e la donna. Purtroppo però un cambio di valori così repentinamente affermati senza alcuna elaborazione ed integrazione, ha creato un reciproco disordine. Là dove c'è confusione è consequenziale la rabbia e la mancanza di regole. W. Reich che è stato il primo ad affermare la necessità della libertà sessuale, sosteneva che solo il sesso fatto con amore, in una convivenza libera da tabù e vincoli economici, può dare salute ed equilibrio trainante nel lavoro e nella società. Secondo l'autore "il matrimonio sessuo-economico" è veicolo di peste emozionale, distruttivo, quindi, sia a livello psico-fisico che sociale. Così ogni relazione sessuale che non sia scevra da altri vincoli che non siano dettati dall'amore diviene peste emozionale. Questo amore così poetico, romantico e vivificante, è invece stato utilizzato come sesso perverso ed ulteriore prevaricazione dell'uomo sulla donna. Già durante la rivoluzione russa Lenin sottolineava la necessità di recuperare alcune regole riguardanti i rapporti sessuali. Il concetto di libertà sessuale era decaduto in un " borghesismo distruttivo" e in atti di libidine sulle bambine.

    4 Lo stupro psicologico.

    Non a caso, sui quotidiani, leggiamo come la peste emozionale maschile ci propone ogni giorno di più atti di libidine su minori. I commenti del pubblico manifestano spesso una dualità tra nuovi valori ed antichi preconcetti. L'idea moderna di libertà protende ad affermare il diritto di esprimere i propri desideri sessuali. Il preconcetto antico, condanna ancora la seduttivitàfemminile, nonchè le madri che permettono alle figlie un abbigliamento seduttivo. Inoltre, il maschio, quotidianamente sente il diritto di affermare una sessualità svincolata da vincoli economici ma anche senza amore, senza relazioni, senza reciprocità psicologica. E' dunque acquisita la negatività del rapporto "sessuo economico" ma si esclude qualsiasi emozione che induca ad approfondire una relazione psicofisica coinvolgente. La decodifica dell'antico mondo relazionale maschile-femminile è divenuto quindi stupro psicologico. Ogni uomo ha, nel suo patrimonio genetico, l'idea di ciò che offende una donna, questo archetipo veicolato solo nello stupro, era altrimenti considerato per evitare accuratamente di ledere la dignità femminile, non tanto per favorire le donne stesse ma per un sano egoismo proteso ad avere una serenità in un rapporto che offriva reciproco benessere. Sulla scia di un errato senso della libertà di azione, nonché sessuale, l'attuale maschio si illude di affermare il suo potere di conquistatore, proponendo rapporti sessuali all'interno di relazioni parziali o peggio ancora fugaci. Oppure continua ad avere come un tempo, la moglie, l'amante ed una pluralità di rapporti sessuali, arrangiandosi come può attraverso molteplici menzogne. In questo desiderio inconscio di rimanere vincolato alla sua rabbia verso la donna emancipata ed al suo ormai tramontato potere e desiderio di prevaricazione, egli diviene sempre più perdente. Il senso di colpa che ne deriva si manifesta spesso in insuccessi lavorativi e malattie psicosomatiche. Le donne usano la sofferenza provocata dal disamore maschile per migliorarsi nella cultura, nell'autonomia, nella salute e nella bellezza. Il maschio avviluppato in questa diabolica lotta per mantenere un potere, ormai in declino, diviene sempre più perdente. Anche l'intelligenza del maschio che ha attraversato la rivoluzione del "68", appare spesso offuscata, meno vivace, meno curiosa verso ciò che è nuovo. I professori, i politici, i medici cosi spesso ottenebrati dal desiderio di potere sulle donne, scioccamente irretiscono, solo per scopi strumentali, le studentesse, le segretarie, le pazienti che anagraficamente, talvolta, potrebbero essere leloro figlie. Essi rappresentano quella fascia di personaggi, formatasi in questi ultimi anni che hanno determinato il loro fallimento e l'attuale crisi economica e sociale. La prevaricazione e la strumentalizzazione della donna, contribuisce oltremodo a perdere di vista l'obiettivo prefissosi. Questo tipo di maschio, sperando di stuprare resta stuprato.
    Le donne usano l'ingiusta frustrazione, per divenire più forti e consapevoli.
    Nella lotta tra sessi, il maschio invidioso ed aggressivo, per prevaricare e strumentalizzare, resta usato e soggiogato. L'antica astuzia femminile armonizzata con la fresca intelligenza, la induce a conquistare ciò che l'uomo sta perdendo. La donna ha tutta la forza di chi lotta per una giusta causa, l'uomo ha tutta la debolezza di chi lotta per affermare la peste emozionale.

    5 Dal potere all'amore.

    Purtroppo questo lo possiamo verificare quotidianamente nella crisi del mondo del lavoro e dell'economia, determinata dai nostri governanti che anziché essere paladini del benessere collettivo hanno profuso infelicità e delusione con azioni e programmi racchiusi nel loro piccolo nucleo di desiderio di potere narcisistico che li ha solo indotti al declino. Superare il desiderio di potere dovrebbe essere l'obiettivo individuale per raggiungere e sentire che la prosperità comune è la fonte della prosperità individuale e che l'amore è la vera matrice del lavoro creativo. Decidere volontariamente di lasciarsi andare all'amore, alla passione, significa non lottare più per mantenere l'antico potere ormai deteriorato, significa accettare di entrare in un rapporto creativo che nel dare gioia diviene sorgente operativa del lavoro e di una società nuova. Per fare questo, l'uomo dovrebbe deporre la corazza che lo mantiene in piedi, ritrovare la sua innocente nudità per far fluire l'energia in tutto il suo corpo, per radicarsi nella terra e tornare a contatto con la natura. Le sue emozioni lo guideranno nella verità, nell'amore e quindi in un successo sociale senza sforzo.

    6 La rabbia contro "Eva".

    Per giungere a questo sarebbe anche importante che l'uomo entri a contatto con la radice della rabbia atavica contro la femmina, rielaborando il mito di Adamo ed Eva. Nei sogni di uomini che razionalmente sostengono a viva voce l'emancipazione femminile, emerge spesso la figura di "Eva" quale colpevole di aver scatenato la maledizione di Dio che condannò l'uomo a procurarsi il cibo con grandi fatiche e "col sudore della sua fronte". Inoltre è ovvio che se nell'inconscio alberga una simile opinione antica, la rabbia che sale dalla radice più profonda dell'uomo rispetto alla donna, non può creare un rapporto armonico malgrado la sua volontà. La disarmonia che ne deriva non solo procura dolore e conflitto alle donne che l'uomo incontra, ma soprattutto procura dolore a sè stesso, poiché non avendo un buon rapporto con il suo lato femminile biopsichico, si auto boicotta adottando inconsciamente comportamenti che si riflettono anche nel sociale. Egli, malgrado i suoi sforzi, non si esprime al meglio di sè stesso per raggiungere gli obiettivi prefissi. Attraverso questa primordiale aggressività si diramano molteplici complessi inconsci come l'invidia, la competizione, l'incapacità di rapporti d'amore, l'impossibilità di godere appieno del piacere della vita e di mettere in rapporto armonico l'aspetto lavorativo, ludico e sentimentale. L'uomo impegnato totalmente nel lavoro crede di perdere il suo tempo sentendo l'amore abbandonarsi allo svago. L'uomo che convoglia le sue energie al gioco e all'amore, spesso non riesce a dedicarsi al lavoro. Quando invece la continuità sarebbe proprio riuscire a trasformare il lavoro in gioco. Sembrerà un'utopia ma, questo obiettivo così auspicabile lo raggiunge solo chi si apre ai sentimenti del suo cuore ed al piacere della vita. Aldilà di questo razionale desiderio che ognuno di noi insegue, nell'inconscio alberga sempre più inesorabile la maledizione di Dio. A nostra insaputa l'inconscio spinge spesso diabolicamente a distruggere tutto ciò che ci procura felicità.
    Ci si chiede come venire fuori da questa strada, le resistenze a rimanere nella situazione dolorosa sono talmente grandi che si tende a svalutare ed a sfuggire da tutto ciò che potrebbe metterci a contatto con la nostra distruttività per poterla superare. A nostra insaputa l'inconscio spinge spesso diabolicamente a distruggere tutto ciò che ci procura felicità.
    Ci si chiede come venire fuori da questa strada, le resistenze a rimanere nella situazione dolorosa sono talmente grandi che si tende a svalutare ed a sfuggire da tutto ciò che potrebbe metterci a contatto con la nostra distruttività per poterla superare. Nei gruppi di analisi bioenergetica dove si lavora sia sull'inconscio che sul corpo, le donne si pongono spesso in atteggiamento autocritico costruttivo rispetto alle responsabilità che desidererebbero assumersi per avere una relazione, felice, sia con il lavoro, che con i figli, il gioco ed il proprio partner. Da parte degli uomini contrariamente c'è desiderio di liberarsi dalle responsabilità, c'è accusa verso un femminile che chiede un rapporto responsabile e di rispetto che per lui risulta come limite della libertà e della sua felicità. Esiste una grossa difficoltà da parte degli uomini ad integrare in sè l'idea di un legame d'amore collaborativo e costruttivo. Coloro i quali riescono malgrado i loro conflitti ad instaurare comunicazioni profonde con il femminile, soffrono la scissione inconscia tra il desiderio di viversi una relazione nuova, tutta da inventare, ed il desiderio archetipo di viversi l'antica dualità tra la moglie, la concubina ed una pluralità di donne con cui avere fugaci rapporti sessuali. La ricerca scientifica ha attutito la condanna archetipa "tu donna partorirai con dolore", nonché le leggi sancite a favore del mondo femminile nel lavoro e nella società, danno un senso di sicurezza e liberazione alle donne. Già ha permesso loro di aggiungere ed integrare al loro esistere nelle emozioni, la capacità di agire ed essere più sicure. Ora è necessario fare molto per aiutare l'uomo ad aggiungere nel suo agire l'emozione, offrendogli la certezza che questa è l'unica strada che lo farà riappropriare della sua connaturale forza e luce solare.

    7 La ricerca interdisciplinare.

    Perché l'obiettivo venga spostato dal potere all'amore è necessario promuovere una ricerca interdisciplinare che sia messa al servizio di tutti al fine di avere chiaro il danno economico sociale, nonché il danno psicofisico che proviene da questo stato di confusione. Finché le sagge soluzioni si discutono nello stretto e circoscritto ambiente degli "addetti ai lavori" rimane un discorso puramente teorico. Sarà oltremodo importante effettuare incontri e dibattiti con il pubblico e con tutti i mezzi di comunicazione, perché ognuno senta la responsabilità individuale di tutto ciò che forma una società. Perché ognuno possa integrare con chiarezza l'idea che la libertà sessuale non è perversione, non è stupro psicologico ma è sesso fatto solo con amore. Perché individualmente si superi il desiderio di potere pur giungere a sentire che la prosperità comune è la fonte della prosperità individuale, che l'amore è la vera matrice del lavoro creativo. Ma per capovolgere l'ormai radicata idea del potere, per sostituirla all'amore, l'uomo dovrebbe accettare, umilmente, di mettersi in discussione.

    8 Integrazione bioenergetica.

    Alla luce di quanto emerge come disagio biopsichico rispetto:
    - al vissuto archetipo
    - al legame con la madre
    - al concetto di libertà sessuale
    - allo stupro psicologico
    - al desiderio di potere
    - alla rabbia contro Eva

    Come può riuscire l'uomo a contattare il cuore per amore, per lavorare e conoscere se stesso? I dibattiti pubblici e continui sono indispensabili quanto la sensibilizzazione di tutte le scuole e facoltà universitarie. Inoltre sarebbe necessario preparare tutti i futuri professionisti ad abbracciare un nuovo modello comportamentale nell'interazione con i loro futuri utenti. studenti, pazienti e clienti. Però ciò che io ritengo indispensabile per il maschio di tutte le età, è un lavoro accurato di esercizi bioenergetici, i quali oltre a dare tono muscolare, aiutano ad aumentare la forza biopsichica entrando a contatto con le proprie emozioni. I ricordi infantili come i vissuti archetipici emergono dall'inconscio in un rivissuto spontaneo nel corpo stesso. Non più la sola parola come nell'analisi tradizionale, ma la voce ed il corpo che all'unisono rivivono e rielaborano il passato personale     filogenetico – ontogenetico. Nei gruppi di esercizi ci sono anche le donne, per cui il confronto continuo amalgama, in una interazione profonda, le esperienze emozionali creando una nuova comunicazione tra femminile e maschile. Contattare il proprio cuore significa liberarsi non solo dalle opinioni precostituite ma soprattutto sciogliere le contrazioni corporee che non permettono il libero fluire dell'energia biopsichica che è nel nostro corpo. Le stasi di energia danno luogo a disarmonia delle forme del corpo dei pensieri e dei comportamenti sociali. Sbloccando ogni contrazione, il corpo si libera, si scioglie in tutte le sue espressioni e diviene spontaneamente portavoce, di azioni che dall'individuale si aprono al sociale. Senza meno ognuno di noi avrà osservato come in questa epoca le donne al di sopra dei cinquant'anni conservano ancora un corpo armonico come le loro giovani figlie. Contrariamente sono molti gli uomini che già a soli quarant'anni sono completamente sformati ed imbruttiti. Le stasi di energia non solo non permettono loro un'apertura al mondo delle emozioni, ma creano anche un'atrofia muscolare ed espressiva di tutta la postura corporea. La bellezza esteriore è sinonimo anche di armonia interiore, di rinnovamento, di capacità autocritica, di desiderio di comunicare con il mondo in modo creativo. La trascuratezza che denuncia un corpo deforme, un volto corrugato, è la espressione di un profondo congelamento delle emozioni, di una cristallizzazione dei pensieri e delle opinioni precostituite, di una mancanza di autocritica, spesso è anche espressione di atrofia dei pensieri. Quadro completo di un'espressione corporea che denuncia grosse problematiche irrisolte, lo abbiamo spesso nei politici, nei professori universitari ed in tutti coloro i quali sono i detentori del potere. In genere proprio chi è invischiato nella peste emozionale cerca, attraverso strade inusuali l'affermazione nel potere per usarlo non a favore del collettivo, bensì per compensare il suo grande desiderio di schiacciare, distruggere il prossimo. In questi uomini, l'invidia, la rabbia, la perversione, l'odio distruttivo, mascherati da una falsa gentilezza, li spinge a manipolare onde realizzare il più profondo desiderio di distruttività. Lavorando sul corpo, entrando a contatto con le emozioni, non solo il loro aspetto esteriore diviene più armonico, ma anche i loro pensieri e le loro azioni e la loro capacità d'amare diviene sorgente di vita. L'apertura alla vita induce le donne a frequentare tutto ciò che le mette a contatto con il loro corpo, con l'innovazione dei loro pensieri, con tutto ciò che gli arreca gioia; giorno per giorno appropriandosi di se stesse divengono armoniche.
    Da queste osservazioni il maschio potrebbe trarre maggior fiducia per riuscire ad affrontare anch'egli il proprio corpo.